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E'
il sultano Moulay Ismail che nel XVII secolo inizia
a fare di Meknès la più meravigliosa
capitale imperiale: palazzi, moschee, giardini,
vasche, scuderie vengono costruite in più
di cinquant'anni senza tuttavia riuscire a completare
il gigantesco perimetro delle mura.
La città vecchia è oggi particolarmente
interessante per i resti della Città Imperiale,
alla quale si accede attraversando la grandiosa
porta Bab Mansour che si apre nelle mura che la
delimitavano.
Da non perdere la visita al Palazzo di Darjamai,
che adesso è museo d'Arte Marocchina.
Appena fuori Meknès si trova l'importante
città storica di Moulay Idriss,
con le sue splendide rovine romane di Volubilis
vecchie di 2.000 anni.
Meknès è una piccola città
con circa 540.000 abitanti che si trova a circa
130 km da Rabat e a 60
km da Fes.
Tra il XVII e il XVIII secolo, durante il regno
di Moulay Ismail, Meknès fu scelta come capitale
del Marocco. Definita anche la Versailles
del Marocco, la sua Medina è patrimonio
dell'umanità dell'Unesco. |
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Meknès è una piccola città
di provincia che si può visitare in
due giorni e allo stesso tempo è molto
silenziosa e tranquilla, rispetto alle grandi città.
Sorge su un altopiano, è circondata da imponenti
mura ed è attraversata dal fiume Oued Bouferkrane;
tutto intorno si trova una valle molto fertile, nella
quale si coltivano grano e cereali, importanti risorse
per l'economia della città. |
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La Medina di Meknès
e il quartiere ebraico Mellah e la Ville Nouvelle,
costruita dai francesi, si trovano sulle sponde
opposte del fiume Oued Bouferkrane. La tomba di
Moulay Ismail e l'antica città imperale si
trovano al sud della Medina, mentre la Ville Nouvelle
affianca la piazza principale, Place Administrative.
A Meknès il clima è molto
mite, infatti anche in inverno difficilmente
la temperatura scende sotto i 10 gradi, ma è
comunque variabile. In inverno la sera fa freddo
mentre durante il giorno si può indossare
anche abbigliamento primaverile. |
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La Medina di Meknès |
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Il centro della Medina si trova
a nord della Place el-Hedim; da
qui il sultano Ismail fece costruire l'accesso al
suo palazzo, il Dar Kebira.
Il quartiere ebraico Mellah si
trova a ovest di Place el-Hedim. Per entrare nella
città imperiale di Moulay Ismail si passa
dalla enorme e splendida porta Bab El Monsour
che prende il nome dall'architetto che l'ha progettata.
E' uno dei pochi monumenti rimasti intatti in città
ed è un'opera nella quale si mescolano lo
stile classico almohade e decorazioni di stili completamente
diversi. Accanto alla porta di Bab el Monsour c'è
un'altra piccola porta dello stesso stile, la Bab
Djemaa en Nouar.
E' interessante visitare la Madrasa Bou
Inania, una scuola coranica costruita nel
1350 dallo stesso costruttore della scuola di Fès,
Bou Inan. Da ammirare le pareti decorate con zellij
e legno intagliato.
Nella Medina di Meknes si trovano moltissimi bazar
e souk, questi ultimi suddivisi a seconda dei prodotti
che vengono venduti, souk tessuti, quello dei falegnami,
quello dei tappeti. |
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La Città Imperiale |
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Il quartiere imperiale,
con gli splendidi giardini e gli oltre cinquanta
palazzi, fu fatto costruire dal sultano Moualy Ismail
e fu inaugurato nel 1677.
Attualmente si possono visitare solo alcune rovine,
tranne il palazzo Dar el Makhzen
che è ancora intatto ma non è possibile
visitarlo perché è una delle residenze
reali.
In questa zona si trova il monumento più
importante della città, le scuderie del sultano,
Heri es Souani. |
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Il Mausoleo di Moulay
Ismail |
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Il Mausoleo è
uno dei pochi monumenti religiosi che possono essere
visitati da non musulmani - escluso il venerdì
pomeriggio - data la grande adorazione del popolo
marocchino nei confronti di Moulay Ismail, che lo
rende il personaggio più importante e famoso
del Marocco.
L'interno del mausoleo è decorato da ceramiche
zellij e da stucchi elaborati, senza però
essere un'opera particolarmente fastosa. |
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