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Rabat ... Guida turistica, Viaggi e Hotel

Marocco
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Capitale del Marocco, Rabat è il simbolo dell'immortalità del Paese. Abbracciata da chilometri di mura color ambra e ornata da ibiscus, Rabat mescola nella stessa raffinata eleganza il suo cuore storico e la città attuale.

Ospita il Palazzo Reale di Sua Maestà Hassan II, sede del Governo del Marocco, dei Ministeri e delle Amministrazioni. Possiede la più grande università del Paese e pullula di negozi, librerie, cinema, teatri.

Patii fioriti e giardini rigogliosi costellano la città: quello delle Oudayas e quello della necropoli di Chellah sono tra i più conosciuti. Da non dimenticare il bosco della Mamora: migliaia e migliaia di uccelli migratori vi fanno tappa nei 134.000 ettari di sugheri, che si alternano a peri selvatici e alle piantagioni di pini, acacie ed eucalipti.

La città fu fondata nel 1150 dal sultano Abd al-Mumin che fece costruire una fortezza sulla sommità della scogliera che si affaccia sull'Oceano Atlantico, una moschea e una residenza; da qui l'origine del nome da ribat che in arabo significa monastero-fortezza. Rabat diventò capitale del Marocco nel 1956, dopo che il paese diventò indipendente.
Rabat Mausoleo di Mohammed V
Prenotazione hotel RABAT
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Partenza

Rabat è una città di notevole importanza architettonica e artistica, con i suoi minareti, le imponenti mura che la circondano intervallate da porte monumentali; la Moschea di Hassan, rimasta incompiuta, è considerato uno dei più grandi santuari del mondo musulmano e il Mausoleo di Mohammed V, decorato in modo eccellente dagli artigiani della città.

Le Mura di Rabat

Rabat Porta
Le mura di Rabat hanno una lunghezza complessiva di oltre 5 chilometri, sono alte più di otto metri e larghe due, furono costruite nel XII secolo con lo scopo di proteggere la città e l'area circostante di circa 120 ettari.

Lungo il tratto c'erano inizialmente cinque porte, denominate Bâb el Alou, Bâb el Had, Bâb er-Rouah, Bâb Zaër ed un'altra unita al Palazzo Reale. La porta Bâb er-Rouah, è considerata un capolavoro di architettura monumentale in pietra, con i suoi decori arabeschi di carattere floreale e grandi conchiglie.

Agli inizi del XVII secolo alcuni rifugiati musulmani provenienti dall'Andalusia costruirono una nuova muraglia alta circa cinque metri e lunga un chilometro e mezzo, con altre tre porte: Bâb et-Then, che poi è stata abbattuta, Bâb el Bouoiiiba e Bâb Chella.

Nel XIX secolo fu costruita un'altra fortificazione lunga circa quattro chilometri e alta mediamente quattro metri sulla quale furono aperte altre quattro porte, Bâb el Qebibât, Bâb Témara, Bâb Marrakech et Bâb el Msalla.

La Casbah degli Oudayas

E' un quartiere fortificato di Rabat; si trova su un contrafforte roccioso e una volta entrati si percorrono stretti vicoli con le tipiche case bianche e azzurre, fino alla strada che porta alla moschea Jamaa el Atiq, dalla quale si può godere di una bellissima vista panoramica sull’oceano e sulla città di Salè.
La Casbah degli Oudayas ha fatto da scenario a molte avventure, tra le quali quella della tribù degli Oudayas, che aveva il compito di difendere la città dai combattivi pirati andalusi. In questo luogo si possono ancora immaginare le storie di uomini coraggiosi e valorosi che seduti nei giardini della casbah tengono sotto controllo le barche che navigano lungo il fiume.

La Torre di Hassan, è il minareto della moschea di Hassan, della quale si possono ammirare soltanto i resti. I lavori alla moschea e alla torre si interruppero nel 1199 alla morte del sultano Yacoub al-Mansour, che ne aveva ordinato la costruzione. La torre è alta 44 metri, ma nel progetto originale doveva raggiungere i 96 metri.

La vetta è raggiungibile con una rampa, attraverso la quale il muezzin poteva salire a cavallo per iniziare la preghiera. Della moschea rimangono soltanto duecento colonne che ne disegnano i contorni. La moschea e la torre nelle intenzioni del sultano dovevano essere le più grandi del mondo e malgrado non siano state completate, assieme al Mausoleo di Mohammed V formano uno dei più apprezzabili centri storici e turistici della capitale.
Rabat - Torre di Hassan

La costruzione del Mausoleo iniziò nel 1962 in onore del sovrano Mohamed V che guidò il Marocco verso l'indipendenza e fu realizzato con il lavoro di oltre 400 artigiani. All’esterno si trova un bellissimo padiglione di marmo bianco, mentre all’interno si può ammirare una splendida sala decorata con al centro la pietra tombale costruita in onice bianco che si posa su un blocco di granito lucido.

Necropoli di Chellah

Si trova appena fuori da Rabat e contiene i resti di una grande villa romana e di un foro, infatti Chellah era un importante porto per i Romani e, dopo essere stato abbandonato, diventò una necropoli fortificata.

La porta di ingresso è sormontata da due torrioni di forma ottagonale. Tutto intorno moltissimi banani, fichi, ibischi e palme. Mentre le cicogne costruiscono il nido sulle torri della necropoli, in una vasca nuotano anguille e tartarughe.
Necropoli di Chellah Rabat

Da non perdere a Rabat

Museo Archeologico
Contiene oggetti provenienti dalla preistoria, dalla civiltà pre-romana e romana, oltre all'archeologia islamica, dove si raccontano le origini del Marocco.
Si possono ammirare le amigdale e gli aghi di silice risalenti al periodo preistorico degli uomini di Neandertal e gli utensili utilizzati dagli antichi artigiani.

Il museo degli Oudayas
Si possono ammirare rari strumenti musicali, gioielli berberi, splendidi vasellami di Fès, tappeti sontuosi. All'esterno si trova un giardino andaluso dove si può passeggiare e contemplare le meraviglie della natura marocchina.

Festa dei ceri a Salé
La vigilia dell’anniversario della nascita del Profeta, Mouloud, gli abitanti di Salé, vestiti con lussuosi abiti ricamati, vanno in processione suonando tamburi e flauti, fino al marabout di Sidi Abdallah Ben Hassoun, il santo patrono della città e dei barcaioli e depositano lumi decorati con mosaici di cera variopinta.

L'asta dei tappeti
Ogni giovedi, nella Rue des Consuls si svolge la caratteristica e folcloristica sta dei tappeti, dove si si possono acquistare splendidi oggetti dell’artigianato locale.

La città dei vasi
Sulla strada per Meknès, appena fuori da Rabat, si può assistere all’opera di artigiani vasai che in poco tempo trasformano una informe massa di terra rossa in splendidi vasi o giare.